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sabato 8 giugno 2013

Miglioramento fisico dell’ 1vs1 offensivo - clinic Caserta - P.F. Roberto Russo


La dispensa del preparatore fisico Roberto Russo dal suo clinic di Caserta sul miglioramento fisico per l'1vs1 offensivo nel settore giovanile.




 Richieste tecniche:
  • Smarcarsi 
  • “Esplodere” verso canestro in penetrazione 
  • Evitare di fare sfondamenti
  • Prendere posizione 
Obiettivi fisici:
  • La preparazione fisica generale (costruzione del giocatore a livello giovanile), speciale e specifica (lavorare sulle capacità, sulle azioni e sulle abilità)
  • La posizione fondamentale offensiva
  • Accelerazioni, decelerazioni e controllo del corpo (in caso di buona difesa, di un aiuto e/o per evitare di sfondare)
  • Gestione del contatto 
Partendo dal presupposto che un giocatore di categoria giovanile vada incontro alla propria (soggettiva) crescita puberale, va tenuto conto di alcuni aspetti specifici e/o limitazioni relative all’età. Il compito dello staff è di stimolare le capacità dei propri atleti, affinare le loro abilità attraverso situazioni speciali e specifiche ma è doveroso ricordarsi che in fase giovanile avviene la costruzione di un giocatore, dal punto di vista tecnico, tattico e fisico : non specializziamo i giocatori pensando solo a questo anno sportivo!

Sensibilizzazione e presa di coscienza di una corretta posizione fondamentale 

Tenendo pur sempre presente che ogni giocatore abbia fisiologicamente una “sua” posizione fondamentale dovuta alla propria capacità articolare (breve accenno allo squat test), va detto che molti ragazzini e tanti ragazzi non comprendono il vantaggio che può dare una corretta posizione fondamentale (concetto del “PIU’ SONO PICCOLO, PIU’ SONO FORTE”). 
Il mio punto di partenza è “sensibilizzarli” a questo concetto, quindi:  
  • In posizione eretta, portare le spalle avanti ( “cadere” avanti) ed accelerare; 
  • In posizione fondamentale, portare le spalle avanti e partire in accelerazione; 
  • A coppie schiena contro schiena (Diagramma 1) (1 in posizione eretta, 2 flesso sulle gambe) tenere il contatto senza forzarlo, al segnale (pallone che batte a terra), sprintare per recuperarlo più velocemente possibile: chi è avvantaggiato?!?!?!? 
  • In progressione (1 giù sulle gambe, 2 eretto) partenza fianco contro fianco: stesso obiettivo. (Diagramma 2)
 Accelerare, decelerare, controllare il corpo: 

Durante il gioco si muovono 10 giocatori in uno spazio ridotto, i miei giocatori devono quindi essere in grado di muoversi quanto più rapidamente è possibile e allo stesso tempo sapersi fermare in tempo onde evitare un contatto (controllare il corpo) che possa provocare un fallo in attacco o la perdita di un vantaggio. 
  • Es. 1.1: A coppie, uno fronte all’ altro a circa 1,5m di distanza, X è senza palla e X2 ha due palloni nelle mani. Quando X2 lascia cadere uno dei due palloni, X deve provare a recuperarlo prima che tocchi terra. (partenza da fermo, da bouncing, di lato alla palla) (Diagramma 3) 
  • Es. 1.2: In progressione, partendo dalla posizione precedente ma posti verso il canestro X, dopo aver recuperato il pallone, va a segnare con max 1 palleggio cercando di non fare passi (partenza da fermo, da bouncing, di lato alla palla). (Diagramma 4) 
  • Es. 1.3: Stesso posizionamento ma X parte con la palla. Il compagno decide di far cadere uno dei due palloni e, a quel segnale, X va a canestro in palleggio (max 2) passando sotto il braccio opposto a dove è caduto il pallone ( richiamo del concetto “+ sono piccolo, + sono forte”), prima che quest’ ultimo tocchi terra per la seconda volta (prima da fermo e poi con palleggio vivo) (Diagramma 5) 
  • Es. 2.1: A coppie, X parte di fronte al compagno a distanza di 2m; il compagno ha nelle mani 2 palline da tennis, quando decide di lasciarne cadere una (segnale) X deve partire per recuperarla prima che batta a terra 2 volte e facendo attenzione a non superare il braccio del compagno. (possibilità di inserire dei coni in proiezione del braccio per dare una limitazione spaziale visibile) (Diagramma 6) * variare le partenze (piedi pari, bouncing, laterale) *in progressione X parte con la palla (prima da fermo e poi con palleggio vivo)




  • Es. 2.2: A terzetti, X1 con palla a 3-4m di distanza da X2 che ha alle sue spalle un difensore e ai suoi lati due porte composte da cinesini o coni. X1 parte in palleggio (forte!) verso il compagno e deve scegliere una delle due porte per andare a canestro senza poter fare esitazione; X2 resta fermo mentre il difensore cerca di chiudere la porta con uno scivolamento laterale. Se il difensore riesce a chiudere in tempo (entrambi i piedi nella porta) X1 deve fermarsi evitando di fare sfondamento (controllo del corpo) e, il più velocemente possibile, passare attraverso l’ altra porta per andare a realizzare. (Diagrammi 7-8) 


Gestione dei contatti 

Poiché nella pallacanestro moderna il gioco, specialmente a livello giovanile, è ricco di contatti, io dovrò allenare i miei giocatori a non aver paura di prendere contatto in campo e a saper gestire le situazioni in cui un contatto serve a prendere una posizione vantaggiosa. Attraverso “giochi di lotta” possiamo abituarli a prendere, “sentire”, usare un contatto e, allo stesso tempo, lavorerò sulle stabilizzazioni in fase dinamica (sottolineando l’ importanza della core stability e dando per scontato un lavoro precedente fatto in fase statica) 
  • Es. 3.1: a coppie, utilizzando il cerchio di centrocampo e/o box di cinesini, stando schiena contro schiena provare a spingere il compagno fuori dallo spazio predefinito. In progressione partire spalla contro spalla poi applicare le due varianti a situazioni e spazi di gioco: 
  • Es. 3.2: schiena vs schiena = in post basso X1 cerca di prendere posizione per ricevere palla mentre X2 prova a spostarlo; se X1 non riceve provare a spingere X2 per “aprire” l’ area ad un compagno che sta penetrando fianco vs fianco = taglia fuori offensivo per prendere rimbalzo, X3 lancia la palla al tabellone e X1 e X2 si spingono per conquistare la posizione migliore e conquistare la palla.

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